Il mio primo 25 aprile
Il mio primo “25 aprile” è stato quando ho partecipato per la prima volta ad una manifestazione politica, ed era una manifestazione antifascista con un oratore d’eccezione: Sandro Pertini, all’epoca, nel 1975, era Presidente della Camera; da lì a 3 anni sarebbe diventato il più amato Presidente della Repubblica. Per la verità non era neanche il 25 aprile, ma il 12 aprile e si celebrava il 30° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. In una delle foto che scorrono sopra sono riconoscibile e sono quello indicato dalla freccia.
Avevo poco più di 13 anni, frequentavo la terza media, e ricordo benissimo quel giorno: il preside della scuola, molto serio e severo, tanto che noi pensavamo fosse di destra (solo in seguito ho capito che serietà, disciplina e rigore erano virtù della sinistra migliore), aveva selezionato una delegazione di studenti da inviare alla manifestazione e ci aveva detto che saremmo andati ad ascoltare il comizio di Sandro Pertini che lui definì un “Uomo con la ‘U’ maiuscola” per la sua lotta rigorosa e generosa al fascismo, senza mai piegarsi, neanche in carcere.
Partimmo in pullman, da Montorio al Vomano per percorrere 14 km ed arrivare a Teramo in Piazza Martiri della Libertà; sul pullman noi studenti eravamo solo una parte, il resto erano cittadini antifascisti di Montorio. Ricordo che in pullman si cantava soprattutto “Bella Ciao!”.
Il discorso di Pertini fu incentrato sui valori dell’antifascismo, ma anche sull’attualità politica ed economica di allora. Anche allora c’era la crisi e ricordo benissimo che Pertini disse “Per uscire dalla crisi tutti devono pagare, ma chi ha poco paghi poco, chi ha molto paghi molto!”. Sembrava una affermazione ovvia, ma devo dire che in tempi recenti non sembra più essere tanto ovvia.
In un discorso di un paio di anni prima, alla Camera, in un altro 25 aprile Pertini parlava di “vitalità attuale e perenne degli ideali che animarono la nostra lotta. Questi ideali sono la libertà e la giustizia sociale che, a mio avviso, costituiscono un binomio inscindibile”.